Perché il webete si sa… non aspetta altro che mettere il becco ovunque
Il giorno successivo alla tragedia dell’Hotel Rigopiano, sono entrata in un bar del mio paesino in Brianza per bere un caffè ed ecco il sapientone che spiattella una sua personale verità della cosa, spacciandola come Verità Assoluta.
Eh ma come si fa a costruire un hotel lì? Questa è la classica italianata, prima costruiscono abusivamente e poi condonano…
Il problema è che anche il web è pieno di gente che ha scambiato Facebook o Twitter per il bar del paese, dove poter dare la propria visione personale su tutto ciò che accade nel mondo senza essere informati.
Facebook sempre più spesso si trasforma in un covo di esperti di terremoti, previsioni del tempo, satira e black humor, costruzioni abusive, trivelle (eh sì, perché qualcuno ancora sostiene che sia tutta colpa delle trivelle). Ed il problema è che gli esperti in tutte queste materie coincidono, sono sempre gli stessi che danno una propria opinione su tutto spesso solo sulla base di bufale condivise da altri proprio sui social network.
Ed ecco il webete che un minuto prima scriveva sulla pagina dell’Hotel Rigopiano esprimendo tutte le proprie perplessità relativamente alle modalità di costruzione, ora sta scrivendo insulti sulla pagina di Charlie Hebdo.
Ragazzi, non c’è nulla di diverso da quella vignetta di qualche mese fa… Ed i vostri insulti non faranno cambiare le cose.
Hebdo continuerà a fare la sua satira al sapore di black humor sempre e comunque.
Eravate Charlie quando ci fu l’attacco alla redazione, difendevate la libertà di espressione e di satira senza aver controllato preventivamente il modus operandi di Hebdo, perché se no tutto questo attaccare non si spiega proprio.
Le vignette di Hebdo sono belle e “fanno ridere” solo quando si parla di immigrati, di Trump e di altre cose che non toccano il nostro Paese, ma quando siamo noi ad essere nel loro mirino tutto cambia. Insomma, siamo tutti bravi alle spalle degli altri.
Questo non significa che io apprezzi le loro vignette, anzi… non mi piacciono proprio perché le reputo troppo crude.
Prima di condividere su tutti i vostri profili la vignetta creata da Ghisberto in risposta ad Hebdo, siete andati a verificare in che modo lavorano? Avete visto le altre vignette precedenti a quella che vi ho inserito poco sopra?
Personalmente ne dubito sinceramente, perché seguendo un ragionamento coerente, allora non dovreste apprezzare nemmeno il lavoro fatto da questo vignettista, dato che le modalità di fare satira e black humor sono le stesse di Charlie Hebdo.
Abbandoniamo la tragedia del Rigopiano per concentrarci sulla vignetta pubblicata proprio da Ghisberto in occasione della notizia della ragazza bruciata con l’acido.
Vi fa ridere? Io non credo, anche perché è proprio questo il concetto:
La rete di valore
Oltre alla rete cattiva, quella che non vede l’ora di gettar fango su tutto e tutti, c’è una rete di valore che agisce silenziosamente. Il silenzio è dovuto al fatto che la bontà fa meno rumore dell’idiozia e quindi questa rete tende a passare in secondo piano rispetto a coloro che provano gusto nel mettere il becco in ogni dove.
La rete buona dedicata alla tragedia che sta consumando il nostro Paese, si chiama TerremotoCentroItalia ed operano principalmente su Telegram e Twitter, ma anche su Facebook, fornendo reale informazione ed aiuti alle zone colpite.
Cercateli su Telegram come @terremotocentroitalia e su Twitter @terremotocentro, e guardate con i vostri occhi come stanno operando per creare una vera rete di valore.
Date visibilità a tutto ciò che merita davvero di essere conosciuto e non solo alle vostre critiche poco costruttive.
Se siete arrivati fino a qui, vi ringrazio per aver letto il mio caos di riflessioni dedicati a Rigopiano, Charlie Hebdo e alla rete di valore. La vostra opinione è importante, fatemi sapere che ne pensate qui nei commenti o sulla mia pagina Facebook.
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