Personal branding: una strategia del singolo per distinguersi dalla massa
Prendersi cura del proprio personal branding significa attuare una strategia comunicativa pensando a se stessi come ad un brand. Una strategy di questo tipo, implica l’ideazione di un piano comunicativo ben strutturato, dove nulla può essere lasciato al caso.
Di seguito tutti i passaggi necessari allo studio e alla creazione di una strategia di personal branding, pensata per freelance, consulenti e professionisti, non necessariamente operanti nel mondo digitale, ma che utilizzano la rete per l’individuazione della propria nicchia di utenti (potenziali clienti).
1. Definite chi siete
Il primo passaggio da fare quando si esercita una strategia di personal branding è definire se stessi.
Questo non significa “Ciao mi chiamo Valentina, ho 30 anni e sono bionda”, ma significa individuare la propria personalità online ed offline, le proprie abilità e le proprie passioni.
La creazione di un personaggio differente da quello che siete nella vita reale non aiuta, dovete mostrarvi per quello che siete, mantenendo la vostra umiltà sempre costante.
Condividere le proprie passioni è utile per entrare nel cuore di coloro che hanno interessi simili ai vostri, di modo che nel momento in cui decideranno di affidarsi ad un esperto competente nel vostro settore di appartenenza, si sentiranno più vicini a voi grazie ai valori comuni.
2. Definite cosa fate
Via i tuttologi e ben vengano i professionisti specializzati.
Quali sono le vostre esperienze professionali? Quali sono le vostre competenze? Avete una mission? Quali sono i vostri obiettivi?
Condividete queste informazioni con la vostra nicchia di utenti. Se possedete un curriculum ben strutturato, una mission e dei valori ben definiti, condivideteli (senza sfociare nell’autoreferenzialità).
La condivisione di questo tipo di informazioni aiuterà i vostri utenti a definire la vostra identità professionale.
CEO presso me stesso, non è un buon modo di definire la vostra identità in rete. Condividi il Tweet3. Cosa offrite?
Arriviamo ad un altro focus molto importante, ovvero a cosa potete offrire ai vostri utenti/potenziali clienti. Vendete servizi, formazione o delle particolari performance?
Qual è il vostro core business? La definizione dell’offerta è importante ai fini del personal branding, di modo che gli utenti possano identificarvi come esperti nel vostro determinato settore di appartenenza.
4. Definite il target
Vi rivolgete prettamente a consumatori o ad aziende?
La comunicazione in campo B2B è decisamente diversa dalla comunicazione B2C.
L’ideazione di una strategia pensata per il consumatore finale difficilmente funzionerà se il vostro target di riferimento sono delle aziende.
5. Quali sono i vantaggi che offrite rispetto ai vostri competitor?
Per Leevia ho scritto un post dedicato proprio all’analisi dei competitor sui social media. Per poter emergere all’interno della rete, dovete comprendere chi sono i vostri diretti concorrenti e come operano, di modo da poter definire una strategia di personal branding differenziata.
Effettuare un’analisi di questo tipo vi permetterà di capire quali sono i comportamenti che più vengono apprezzati dal target di destinazione, di modo da poter studiare una strategia comunicativa atta a colmare le lacune dei vostri concorrenti.
6. Perché un cliente dovrebbe scegliere voi?
Questo è un punto focale per chi sta lavorando alla costruzione di una strategia di personal branding: dovete mettere in risalto i vostri punti di forza, senza essere autoreferenziali.
L'autoreferenzialità in rete non paga mai. Condividi il Tweet7. Come promuoversi?
Sicuramente il modo migliore per la promozione di se stessi è quello di ritagliarsi un piccolo spazio sia sui social network che sul web. Se siete freelance, consulenti o professionisti, l’ideale è aprire un vostro blog dove poter attuare una strategia di content marketing, attraverso la creazione di articoli utili ai vostri utenti.
Inoltre, la creazione di risorse come newsletter, ebook free, presentazioni e video, aiuta la fidelizzazione dei follower acquisiti nel corso del tempo.
Conclusioni
Per emergere nel caos della rete, dovrete studiare una strategia atta alla creazione di un’identità molto forte.
Freelance, consulenti e professionisti non sono più dei singoli, ma dei veri e propri brand, per questo è necessario lavorare ad una comunicazione strategica.
In questo post vi ho fornito gli strumenti necessari per iniziare a lavorare su voi stessi senza sfociare nell’autoreferenzialità.
Conoscete altri step che non ho citato? Se sì, vi va di dirmeli nei commenti?
Se vi è piaciuto questo post, condividetemi sui social 🙂
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